lunedì 15 aprile 2013

La maschera di vetro colpisce ancora

Dove Eco si stupisce ancora delle follie giapponesi

Avete presente il manga degli anni '70 "Il grande sogno di Maya" (ガラスの仮面 - Garasu no kamen)? Ebbene, in Giappone è appena uscita la parodia in cui Maya e la sua nemesi Ayumi lottano per diventare le future leader di una banda criminale -_-



venerdì 8 febbraio 2013

Hipst hipst hurray

Dove Eco fa il punto della scandalosa situazione a Brooklyn


Non che sia una novità. Il sentore era già nell'aria e mi era stato anche confermato un paio d'anni fa quando ero in visita a New York. Ormai gli hipster hanno invaso Brooklyn. La copertina che annualmente il New Yorker dedica a Eustace Tilley ne è la conferma. 

Non ci resta che questo video per consolarci sullo stato degli hipster locali: un po' di sano provincialismo alla milanese per riportare il tutto alla classica moda del momento.

giovedì 7 febbraio 2013

riECcOci

Dove Eco predica bene e poi ruzzola 

Ah, avevo scordato di possedere un blog. Che sia arrivato il momento di tornare a scrivere? Ho un paio di progetti in gestazione, appena possibile pubblicherò notizie.

sabato 7 novembre 2009

Papaveri e baveri

Dove Eco vede sbocciare fiori vermigli in pieno Autunno

Che succede, cosa sono queste girandoline rosse che all'improvviso sbucano in tutti i baveri della gente per strada, oppure sui completi dei presentatori alla tv? Mi dimentico sempre di non essere in un paese indipendente ma in una nazione del Commonwealth. Il caffè lo compro sì in dollari ma sulle banconote c'è la faccia della nostra amata Elisabetta.

Questa settimana si celebra in Inghilterra e in tutte le nazioni del Commonwealth il Remembrance Day, meglio conosciuto da queste parti come Poppy day (il giorno del papavero). La festa si celebra dal 5 novembre e culmina l'11, quando all'undicesima ora dell'undicesimo giorno dell'undicesimo mese dell'anno si rispettano due minuti di silenzio. La data ricorda il giorno in cui s'è firmato l'armistizio che ha posto fine alla prima guerra mondiale, i due minuti ricordano le due grandi guerre. L'11 novembre è festa nazionale e si sta a casa! Per fortuna, ho proprio bisogno di un po' di tempo per poter ripassare i verbi modali.
Lascio la parola a wikipedia:
La relazione tra i papaveri e il Remembrance Day deriva dalla poesia "Nei campi di Fiandra", dell'ufficiale medico canadese John McCrae. L'emblema del papavero venne scelto perché questi fiori sbocciavano in alcuni dei peggiori campi di battaglia delle Fiandre nella I guerra mondiale. Il loro colore rosso è un simbolo appropriato per lo spargimento di sangue della guerra di trincea. Una donna francese di nome Madame E. Guérin introdusse l’utilizzo ormai diffuso dei papaveri artificiali distribuiti oggi. (Tipicamente, questi papaveri artificiali sono donati gratis, nonostante quasi tutti coloro che li accettano offrono una piccola donazione in cambio. Un dollaro è comune in Canada.)


sabato 24 ottobre 2009

In viaggio allucinante

Dove Eco racconta in breve (ma proprio in breve) il tragitto nell'etere e la sua attuale collocazione sulla costa pacifica

Osservo le onde dell'oceano Pacifico. Vi chiederete che fine ho fatto e perché non aggiorno da molto il blog. Ecco, già il fatto che sto osservano la costa pacifica dovrebbe essere un segno.
Ebbene sì, sono tornato in Canada e questa volta ci rimango per un po'. Mi scuso innanzitutto perché per i prossimi due mesi non potrò aggiornare con frequenza il blog (e lo scrivo in grassetto che non fa mai male). Un po' per impegni abbastanza serrati nella prima parte del mio viaggio, un po' perché al momento sono privo di portatile e aspetto il Boxing day (quando ci saranno saldi folli) per poterne pigliare uno.

Ma torniamo alla mia presenza nel sacro suolo canadese. Il tutto s'è svolto con un roccambolesco viaggio che è durato un'eternità tra voli cancellati e attese snervanti all'aeroporto di Amsterdam. Proprio per la mancanza di coincidenze ho raggiunto uno stato di concentrazione zen passando otto ore seduto su una poltrona all'aeroporto e osservando in lontananza il pigro mulinare dei generatori eolici al largo del mare del Nord.

Pure il volo non è stato dei più felici. Anche se ho cercato un posto intelligente con il check in online, in realtà sono finito su una seggiola spiaccicata sul muro della toilette (qui evito di descrivere l'allegro olezzo che mi ha fatto compagnia durante il viaggio).
Come al solito il viaggio trasatlantico non finiva più. Ho approffittato dell'occasione per analizzare il comportamento tenuto dalle mie vicine di seggiola (ebbene sì, ho avuto la fortuna di avere due belle ragazze bionde sedute a mio fianco). Alla mia sinistra una canadese, che ha ammazzato il tempo giocando con il solitario incluso nel menu del piccolo schermo a disposizione dei passeggeri e bevendo praticamente tutti gli alcolici che era possibile richiedere a bordo (memorabile la frase rivolta alla hostess: "coke and Baileys, please"). Alla mia destra una ragazza olandese che ha estratto un netbook e s'è vista due stagioni di Gossip Girl di fila. Da parte mia ho spremuto a fondo l'iPod ascoltando tutte le puntate accumulate di Condor e facendo un brevissimo sonno popolato da un incubo in cui Matteo Bordone era seduto sulle ali dell'aereo e rosicchiava cavi ed altri componenti cercando di far precipitare il veicolo.