lunedì 28 settembre 2009

Il mistero del pinguino della morte

Dove Eco rivela la sua grande passione e vi mette in guardia da un killer insospettabile

Nel mio personale elenco delle "persone che ti cambiano il modo di vedere il mondo" c'è sicuramente Ivan. Avete presente quella sensazione che si prova quando s'incontra una persona intelligente, fresca, che pensa come voi (però meglio) ed è più bella, alta e giovane di voi? Quelle persone per cui non si può provare un misto di invidia e ammirazione? Una di quelle persone incontrate per caso e di sfuggita e per cui non si può fare a meno di crogiolarsi nel rimpianto e pensare: "Mannaggia, se lo avessi conosciuto alle elementari-medie-superiori-università o se fosse stato compagno di oratorio-calcio-scout-qualsiasi-associazione oppure vicino-di-casa saremmo potuti diventare ottimi amici e la mia vita sarebbe cambiata in meglio"? Ecco.

Del mondo mistico e criptico che traspare dal suo blog, un post recente mi ha particolarmente incuriosito. Questo.
I più sono al corrente della mia insana passione per i pinguini. Quindi ho cercato maggiori informazioni su questo "The penguin of death", sicuramente potrebbe far bella figura nello scaffale di casa già zeppo di Pingu, storie di pinguini varie e pupazzi pinguinosi di ogni foggia e colore. Così ho scoperto la strana storia del pinguino della morte, una creatura che "ti attrae stranamente grazie al suo enigmatico sorriso" e che "ti può uccidere in ognuno dei 412 modi diversi" (questi sono i due avvisi segnalati sulla tazza-gadget).
La storia originale è di Edward Monkton, pseudonimo-personaggio di Giles Andreae. Andreae è un poeta britannico che ha avuto una vita particolarmente sofferta a causa di una forma di tumore ed è diventato famoso per una serie di personaggi disturbanti e decadenti che vengono utilizzati in UK per biglietti d'auguri, t-shirt, pubblicità, ecc, insomma, degli anti-Hello Kitty.

Non mi resta che cercare di recuperare "The penguin of death" e sperare di non esserne vittima.

1 commento:

  1. Eh, grazie dei complimenti, un po' in imbarazzo. Cercherò di fare qualcosa di buono per meritarli! Invece bravo a trovare tutti questi dettagli sulla mia tazza preferita. Alla prossima, ciao!

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